Pubblicato il 27/12/2020 su facebook: vai al post per ulteriori commenti
Praticamente nessun consulente finanziario "consiglia" di investire in Cryptovalute... fanno bene?
Per ora certamente una delle ragioni è che mancano prodotti nella normale catena di approvigionamento e intermediazione finanziaria che ne remunerino la spinta commerciale (l'accordo delle scorse settimane di Banca Generali-Conio darà il via alle danze?). Peraltro esistono sul mercato già alcuni ETN/ETC (come quest'ultimo pubblicizzato da Van Eck https://www.vaneck.com/it/it/bitcoin/ ) che ne consentono l'utilizzo in portafoglio senza servirsi di un exchange.
Il mercato: esistono oltre 8.000 Crypto. Il Bitcoin ne rappresenta quasi il 70% di capitalizzazione con quasi 500 miliardi di $.
Certo pensare che a metà marzo 2020 il Bitcoin quotava sotto i 5.000 $ e stamane ha superato i 28.000 $ spinge, in questo fine d'anno, molti ad incuriosirsi al fenomeno.
Il mio consiglio è interessarsene comunque. Chi dice "non mi interessa" ritengo non utilizzi correttamente l'intelligenza curiosa. Io non sono assolutamente un esperto... ma scoprii il Bitcoin quando valeva poche centinaia di dollari e mi sentii "stupido" quando superò i 3.000 $ e non ne avevo cominciato almeno un piccolo accumulo. Si: un piccolo accumulo! E' quello che, così, iniziai oltre 3 anni fa... ed è il consiglio che mi sento di rinnovare oggi, così come ho fatto in questi anni a chiunque mi avesse chiesto il parere sul Bitcoin. Attivarsi per accumulare in Bitcoin l'1, il 2% del proprio portafoglio finanziario nei prossimi 5 anni mi pare un consiglio di buon senso. Anche se il prezzo dovesse azzerarsi il costo rispetto al potenziale apprezzamento (scarsità, halving etc etc...) sarebbe trascurabile.
Per non sentirsi, comunque, "stupidi" tra 5 o 10 anni.