Pubblicato il 10/11/2020 su facebook: vai al post per ulteriori commenti
"Investire è semplice, ma non è facile". Eppure mi pare che il sistema che si ostina a tentare di vendere prodotti finanziari "performanti" non indichi mai la via della semplicità: insiste invece sulla complessità e sulla necessità di grandi capacità gestionali (salvo poi non superare generalmente le performance dei semplici mercati) e prima ancora sulla necessità di capacità consulenziali specifiche persino sull'assemblaggio dei prodotti per rischio/rendimento.
La nostra mente è facilmente condizionabile. Con poche evidenze si potrebbe certamente capire che investire è l'esatto opposto di comprare il biglietto vincente della lotteria e quindi l'esatto opposto di qualsiasi forma previsiva... ma la maggioranza di noi pensa ancora che investire significhi prevedere ciò che "performerà di più nel minor tempo possibile". Proprio la ricerca del biglietto vincente della lotteria, insomma...
("soluzione che fa molta presa perché l'investitore ama il catastrofismo e preferisce distribuzioni asimmetriche a destra della gaussiana - proprio come il biglietto vincente della lotteria - mentre detesta le perdite - a destra della gaussiana -. Soluzione soggetta a grandi guadagni ogni tanto ma destinata a soccombere alla naturale tendenza dei mercati al rialzo nel lungo periodo.")
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Se non sei disposto a buttare via le vecchie convinzioni sugli investimenti ed accendere, finalmente, la parte intelligente del Tuo cervello, non potrò mai aiutarti ad investire (con profitto e minimizzando gli errori) per il resto della tua vita (& oltre...). E' semplicissimo... ma non facile. Ricorda!
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