Pubblicato il 05/03/2020 su facebook: vai al post per ulteriori commenti
Un collega durante la verifica di una gestione patrimoniale di una primaria "banca private" mi ha fatto questa "battuta":
"Il Cliente investitore, ricercando consulenza finanziaria, ritiene di COMPRARE rendimento"
"Gli intermediari attraverso una millantata consulenza finanziaria tentano di INCASSARE commissioni più alte possibili"
Non so se siano proprio "vere-vere" entrambe le affermazioni della battuta ... ma si avvicinano alla mia percezione analizzando i portafogli di investimento di cui mi incaricano di eseguire l'assessment.
Gli elementi importanti che emergono dagli assessment di portafoglio sono:
1) Cliente preventivamente contento/scontento dei risultati di rendimento (secondo parametri assolutamente soggettivi)
2) inefficienza gestoria attiva rispetto ai benchmark
3) costi rispetto a rendimenti attesi
Scrivo cose "strane" quando affermo che un Consulente Finanziario serio e competente dovrebbe "controllare" gli ultimi due elementi in favore del primo per rendere "un servizio completo di consulenza finanziaria" a chi gli affida l'incarico di consulenziare il proprio patrimonio?
Differenze nei portafogli di diversi punti percentuali annui tra "rischio speso" e "risultato ottenuto" E' MATERIA per la consulenza finanziaria o è materia per i bilanci degli intermediari?
E' corretto proporre costi "più alti possibile" mentre si fa il Consulente Finanziario?
La "battuta" del mio Collega fa riflettere.