Pubblicato il 27/09/2019 su facebook: vai al post per ulteriori commenti
Tanto banali quanto potenti queste 3 parole, a corredo della competenza di star distanti dalle scommesse...
(cerco sempre solo di trarre REGOLE da inserire in protocolli robusti, per me e per chi vuole tentare di capire come investire e far investire)
Se l'esperienza mi ha insegnato che tentare di inseguire i rendimenti provando a gestire mercati e congiunture economiche (in sostanza tentare di "anticipare e indovinare" rovinosi drawdown recessivi) non implica (statisticamente in modo apprezzabile) miglioramenti di performances rispetto ai portafogli chiamati "b&h permanenti a ribilanciamento" - spero che questo sia sufficientemente chiaro a chiunque sia, o sia stato, fautore di qualsiasi teoria di gestione attiva o super attiva -... so anche che occorrono tavole di dati a supporto delle spiegazioni per organizzare ed offrire portafogli robusti...
Spero far cosa gradita aggiornando l'archivio (vedi anche commenti) delle slides migliori su rendimenti storici delle principali asset class (indici e/o ETF) di Charlie Bilello (dati ovviamente in $).
La foto del post sulle performances storiche della borsa americana dovrebbe, di base, insegnare quanto "male" possano fare i drawdown recessivi... ma, d'altro canto, l'insegnamento più potente è che il recovery period, se la strategia è life-strategy, non è eterno.
Il dato più originale: non si può scegliere il rendimento atteso della prossima decade per investire. Potrebbe anche essere negativo, in azionario. Non si può definire un intervallo minimo o massimo tra le "sciacquate" (e la loro profondità). Elettivamente, ricordo comunque, prima di ogni indice regionale, anche americano, andrebbe privilegiato in portafoglio l'investimento sull'indice mondiale: è la crescita economica del mondo, il primo motore degli investimenti. Deve essere chiaro a chi vuol diventare competente come Consulente Finanziario (e come Investitore)!