Pubblicato il 17/08/2019 su facebook: vai al post per ulteriori commenti
"Non si può bere e soffiare contemporaneamente".
Ogni tanto ricordo questo detto che in ligure suona veramente in modo efficace.
Conosco perfettamente i desiderata del risparmiatore medio che "investe":
GUADAGNARE TANTO E IN FRETTA.
Peccato che investire bene sia noioso ed occorra molta pazienza.
(Una delle poche scorciatoie è uscita settimana scorsa a Lodi: 209 milioni "investendo" 2 euro. Statisticamente ce la siamo giocata per anni...)
Plus di oggi è dedicato all'investimento di lungo termine. Che il risparmiatore sia allergico al lungo termine è uno dei problemi da risolvere oggi come ieri. Oggi però non contempla alternative: il regime dei tassi di mercato non ce lo scegliamo noi ed oggi non consente altra possibilità che quella di "non affrontare l'investimento".
E' una delle caratteristiche contemporanee... come il fatto che qualsiasi tipo di portafoglio debba oggi considerare una abbondante fetta di liquidità molto più elevata che in passato. Non sto bestemmiando. Un quarto, un terzo del totale in strumenti di liquidità deve essere ritenuta normale con un terzo dell'indice Global Aggregate a tassi negativi e la curva dei tassi invertita in USA come in GB.
A meno di non essere dei biscazzieri. (Come sempre ricordo che non è una scusa il fatto che la liquidità non sia remunerativa per gli intermediari. E' ora di proteggere la gente, non di ingrassare i bilanci).
Tutti i "classic portfolios" (che spesso ricordo) hanno due caratteristiche da sempre: abbondante liquidità e tecnica del ribilanciamento. Poi c'è chi vuol vendere capacità tattiche/alternative taumaturgiche... io ci ho messo oltre 40 anni per liberarmene. Non ne ho altri 40 per riprovarci: bevo tranquillo. Soffierò solo se è necessario. In un secondo tempo.
Grazie ad Andrea per lo spazio su Plus dedicato alle sane metodologie strategiche del ribilanciamento tra assets ed a Vincenzo per la sobria declinazione.