Pubblicato il 31/07/2019 su facebook: vai al post per ulteriori commenti
Ad una decade precedente "rossa" la successiva è più "verde".
Ad una precedente "verde" la successiva lo è meno (verde... ma si vede più giallo/ocra, talvolta rosato)
Dopo essere partito, anni fa, con relazioni "quasi precise" sui rendimenti azionari attesi futuri, credo si percepisca come io sia diventato più "fatalista" sull'argomento... ne convengo.
La ragione è semplice e risiede in una "convinzione", difficile da argomentare,... ma ci provo.
Se è vero, come è vero dalle statistiche e dai test di realtà oggettivi, che i rendimenti sono generati dai mercati e che i mercati è solo "plausibile impossibilità" sovraperformarli (con gestioni attive, market timing vari e/o trend following velleitari)
attenzione!
I MIGLIORI RENDIMENTI POSSIBILI dei nostri portafogli, nella prossima decade, saranno comunque determinati, volenti o nolenti, al 99% dalle asset allocation scelte oggi. Quindi da metodo e strategia scelta ed applicata ex-ante - per quanto mi riguarda base all season ribilanciata. (Lascio l'1% di eventuale miglioramento di rendimento possibile per la voglia e/o sensazione di libertà... ma mi convinco sempre più che nemmeno quello sia statisticamente possibile - possiamo solo peggiorare i ritorni con le nostre scelte umane).
Tutto il resto sono poco più di sogni e fandonie per "cibare" la nostra insana voglia previsionale che non porta da nessuna parte.
Sono riuscito a spiegarmi?
In sostanza meglio abbandonare l'inutile sensazione di essere in grado di detenere, anche solo per brevi periodi, "l'asset class che performa più di altre". Meglio abbandonare definitivamente queste umane stupidaggini.
https://fourpillarfreedom.com/can-the-previous-decade-of.../
p.s.: trova anche un eccezionale senso di applicazione l'argomentazione di questo articolo
https://www.facebook.com/.../a.16488.../2365347263738201/...