Pubblicato il 13/06/2019 su facebook: vai al post per ulteriori commenti
"I mercati (azionari, obbligazionari, dei tassi, delle valute, delle materie prime etc etc...) vanno dove vogliono loro. Non dove PENSIAMO noi!"
Sembra una stupida affermazione, come stupida sembra essere la regola (mai messa in rilievo a sufficienza ) che per costruire "robusti" portafogli di investimento sia necessario abbandonare qualsiasi convinzione su "quale asset performerà di più nel minor tempo possibile" (in altre parole la regola dell'abbandono totale di qualsiasi scommessa) in favore di asset allocation strategiche di lungo periodo unite a metodologie e tecniche professionali (pesi, contrappesi, analisi e disposizioni dei rischi, ribilanciamenti coerenti temporali o percentuali etc etc...)
E sembra stupido quanto discende da queste logiche (dopo aver compreso essere vere, dopo migliaia di test):
"il lavoro del "gestore" (al CENTRO di tutta la vendita del sistema finanziario di intermediazione moderno) NON E' praticamente necessario (non mi arrischio a dire inutile)."
Sono i mercati (tutti, quelli sopra-citati) che sapientemente mescolati nelle asset allocation strategiche, ci restituiscono i risultati.
Praticamente solo i mercati. Raramente l'uomo riesce a migliorarne le prestazioni assolute. L'uomo con relativamente pochi costi (anche solo consulente tecnico con computer e programmi) può spesso migliorare l'efficienza di alcuni aspetti tecnici (drawdown, rischiosità, recovery period etc etc...).
Sono queste le riflessioni che mi sono affiorate vedendo questo grafico postato prima da Vincenzo in un commento ad un mio post poi da Marco in un post su Linkedin che copio integralmente:
"Il Wall Street Journal ha pubblicato un grafico molto interessante con le previsioni, ad inizio 2019, di 50 economisti sulla direzione di tassi in America. E' molto interessante perchè spesso mi capita di relazionarmi con risparmiatori che muovono capitali secondo le proprie convinzioni o view personali, su di un determinato titolo o mercato.
Il sapere di non sapere, è un concetto che difficilmente viene accettato, l'uomo preferisce pensare di avere le redini del gioco.
La realtà però che si presenta è ben dipinta nel grafico del Wall Street Journal. 50 economisti preparati e laureati in economia, previsione sui tassi, secondo modelli matematici ben precisi e view studiate con attenzione, e disegnate con un range abbastanza ampio. E nella linea nera ecco l'andamento effettivo che abbiamo e che stiamo avendo. Già."
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