Pubblicato il 28/01/2019 su facebook: vai al post per ulteriori commenti

Il grafico è del cambio EUR/USD (ricostruito) degli ultimi 35 anni.
"Innamorarsi" di una valuta può diventare pericoloso per il valore dei portafogli finanziari a breve/medio termine.
Quanto euro deterrà mediamente un investitore di New York?
E uno di Zurigo?
E uno di Tokyo?
E uno di Londra?
E quanto dollaro, franco svizzero, yen o sterlina siamo psicologicamente disposti a detenere quali residenti europei?
Non sono un analista tecnico, i grafici, per me, sono solo la fotografia di quanto successo. Da questo, a corredo del post, noto come le oscillazioni siano state molto ampie e le fasi di rialzo e ribasso molto lunghe.
Diversificare con lungimiranza le principali valute (in azionario come in obbligazionario) rimane, per me, la scelta elettiva per "sbagliare il meno possibile". Nessuna scommessa a breve o medio termine.
Ricordo che l'obiettivo principale è la protezione di un portafoglio dai rischi. Non il rendimento.