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Le oscillazioni sono una caratteristica degli investimenti

2021-01-30 05:20

Fulvio Marchese

Le oscillazioni sono una caratteristica degli investimenti

Ovunque sui social, in questi giorni di fine 2018, vengono postate le classifiche dei "segni meno" delle borse mondiali.

Pubblicato il 23/12/2018 su facebook: vai al post per ulteriori commenti

Ovunque sui social, in questi giorni di fine 2018, vengono postate le classifiche dei "segni meno" delle borse mondiali. Nessun indice azionario è positivo, in questo ultimo trimestre. In particolare l'indice più importante. l'S&P 500, è sceso di oltre il 15%.

Non sono in grado di partecipare alle previsioni, che leggo un pò ovunque, di dove saranno le borse nei prossimi mesi o "qualche" anno... ma come il buon Buffet sono certo che tra 15/20 anni l'indice mondiale azionario sarà maggiore rispetto ad ora. E poco importa se avrò luce agli occhi in quel tempo. Oltre 10 miliardi di persone sul pianeta consumeranno e progrediranno, come sempre ha fatto la maggioranza dei popoli negli ultimi secoli.

Con questo macro-scenario di lungo periodo (che dovrebbe essere la quota periscopio di chiunque abbia a cuore il futuro dei propri risparmi) posto questa tavola degli incrementi/decrementi dell'S&P dei trimestri degli ultimi 30 anni: su questo posso fare alcune analisi, dopo aver inserito le frecce ed i circoli.

La mia memoria è lunga, purtroppo o per fortuna... ricordo perfettamente l'ottobre '87, come ricordo le recessioni del '02 e del '08. Il repentino drawdown di questo fine '18 mi sento di paragonarlo di più all'87, quando per la prima volta i sistemi automatici di trading fecero il loro asfissiante lavoro.

Nel 2018 chi detiene i FAANG in fondo non sta ancora perdendo. I sistemi automatici HFT lo sanno perfettamente; nel 2018 i sottoscrittori indistinti, e spesso senza educazione e cultura finanziaria, della gestione passiva non sono mai stati così numerosi: il combinato disposto già solo di questi due fattori potrebbe giustificare la deflagrazione delle ultime settimane sui listini, non solo americani.

Detto questo, come dico spesso, i mercati andranno dove vogliono loro, non certo dove penso io...

O chiunque altro!

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