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Fulvio Marchese

 

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Real Assets & Asset Allocation

2021-01-30 03:54

Fulvio Marchese

Real Assets & Asset Allocation

Questa immagine di primo acchito è impietosa. Alla larga dai "real assets" per performance assoluta vs/ i "financial assets": -85% in quasi un secolo!

Pubblicato il 04/09/2018 su facebook: vai al post per ulteriori commenti

Questa immagine di primo acchito è impietosa. Alla larga dai "real assets" per performance assoluta vs/ i "financial assets": -85% in quasi un secolo!

(Real Assets: titoli immobiliari, infrastrutture e materie prime
http://www.ilgiornale.it/.../perch-aumenta-linteresse-nei...)

Ma i portafogli di investimento, abbiamo imparato, studiando, non sono costruiti sulla logica "cosa salirà o cosa scenderà di più"... ma su

"asset allocation diversificate e de-correlate, ribilanciate periodicamente":

bisogna avere compendio di "performance, stabilità e contenimento dei drawdown", evitando qualsiasi tentativo di scommessa!

Cercare di stare sempre sul cavallo vincente (Trading, Gestione Attiva o Trend Following) non è sempre una scelta efficace ed efficiente per gli investitori comuni (è la lezione da imparare, dicono "gli esperti"). D'altra parte basta fare qualche test reale su cosa sia successo ai portafogli negli ultimi 20 anni.

Un Consulente Finanziario (comune e mediocre come me) può attingere sul web ai risultati di portafogli classici e fare i confronti, prima di tutto, con quanto da sè realizzato durante la sua carriera, con le sue personali capacità, facendo il semplice TWRR dei portafogli dei suoi Clienti, e poi con i migliori gestori di fondi professionali con isin. Li chiamo da sempre TEST DI REALTA'.

Questa foto del post, che riepiloga l'andamento secolare dei real assets, mi ha ricordato l'ALL SEASONS PORTFOLIO di un "tale" di nome RAY DALIO formato da queste semplici asset class:

30% Total Domestic Market (US)
40% Long Term Bonds (US)
15% Int. Term Bonds (US)
7.5% Commodities
7.5% Gold

Solo il 30% di azionario a lungo termine!

Ben il 15% sono in real assets diretti (ma sono usati come motore per de-correlare e ribilanciare, non per per ricercare le performances assolute!). Negli indici azionari ed obbligazionari vi sono poi real assets indiretti (gli indici, ed i prodotti a rischio sistemico, attivi e passivi, ad essi collegati, sono "ribilanciati" anch'essi, durante la loro vita, a seconda del loro "metodo" di costruzione - Equally weighted, Price weighted, Value weighted).

Il risultato di questo portafoglio negli ultimi 20 anni, dal 1/1/1998 al 31/12/2017 buy&hold con ribianciamento ad ogni inizio anno (in $, tenendo conto che gli indici "puri" non sono acquistabili e che i ribilanciamenti producono commissioni passive, squilibri sui prezzi sell&buy, impatto fiscale) :

Performance totale 330,93%
Performance media annua composta 7,39%
Standard deviation 6,65%
Performance anno solare peggiore -9,67%
Max drawdown -14,42%
Alpha vs/ Market 5,65%
Beta vs/ Market 0,22%
Sharpe Ratio 0,80

http://yahoofinance.tumblr.com/.../tony-robbins-ray...

In fondo "copiare", in finanza, non è vietato... mica bisogna avere il copyright!

D'altronde la domanda è semplice: chi può dimostrare di aver realizzato il 7,20% medio annuo composto negli ultimi 20 anni? Perchè proprio 7,20%?

Chi conosce i miei post "matematici"
https://www.facebook.com/.../a.16488.../2018427965096801/...
ha imparato la forza del "compounding", dell'interesse composto.
il 7,20% (medio annuo composto) consente di QUADRUPLICARE il proprio capitale in 20 anni.
il 3,6% (m.a.c.) consente "solo" di RADDOPPIARLO.

E già mi sorge una provocazione: chi è in grado di dimostrare di aver fatto anche "solo" il 3,6% m.a.c. negli ultimi 20 anni? Soprattutto: chi ha provato a calcolarlo su portafogli reali diversificati di qualche 100.000 euro?

Ora: per un risparmiatore "comune" può essere la differenza tra la ricchezza vera e la normalità...
Ma pensate un "capitalista" con con un portafoglio di proprietà di 10 milioni di euro, dicesi oltre 20 MILIARDI DI LIRE, esistente 20 anni fa.

Da 20 anni a questa parte, per Lui (o Lei), aver SBAGLIATO pianificazione tra le 2 percentuali, concesso che abbia conseguito il 3,6% m.a.c., è costato 20 milioni di euro di mancate performances. Non male, per non voler "ascoltare" (e magari pagare) un Consulente Finanziario preparato che sapesse spiegare con coerenza le varie ipotesi ed i "rischi" sistemici impliciti nelle scelte. Poi, il nostro, avrebbe, magari, comunque scelto una pianificazione "prudente" con un rendimento atteso del 3,6% m.a.c., ma almeno lo avrebbe fatto consapevolmente.
Non "alla membro di segugio", potrebbero scrivere gli amici dissacratori di Frontiera Efficiente

.

Quando lo spiego, se riesco ad arrivare a spiegarlo compitamente, i ricchi "svengono"... se capiscono di non aver "onorato", per paura, superficialità o semplice stupidaggine, la loro fortuna di essere ricchi!

Complimenti a chi ha resistito a leggere (e possibilente far sue le logiche) sin qui.

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