Pubblicato il 27/04/2018 su facebook: vai al post per ulteriori commenti
Infrangerò molti cuori. Ma no, l'immobiliare "fisico" residenziale NON E' un asset di investimento.
Avevo già scritto un post al riguardo commentando il video del compianto prof. Vaciago
https://www.youtube.com/watch?v=EyMS_etc01A
Questo post di Pension Partner riassevera l'assunto iniziale di cui parlava già il prof: in un paese a densità immobiliare praticamente illimitata (come gli USA) i prezzi della casa crescono dell'incremento del costo di costruzione. Cioè, più o meno, dell'inflazione.
Poi è chiaro che se vuoi l'attico in San Babila o il fronte mare ad Alassio lo paghi il prezzo dell'offerta. Ma qui ricadiamo in altra tipologia di domanda ed offerta e di eventuale carenza di prodotto. Come, ad esempio, le opere d'arte.
"Nel corso della storia completa (1891 - 2017), i prezzi delle abitazioni (USA) sono aumentati del 3,2% all'anno su base nominale e dello 0,7% dopo l'inflazione.
Quindi, se hai appena comprato una casa, quanto dovresti aspettarti che si apprezzerà? Se si prevede di detenerla per un po' (30 anni), solo un po' di più (0,7% storicamente) rispetto al tasso di inflazione (attualmente intorno al 2,3%), con la consapevolezza che potrebbe benissimo essere meno.
Probabilmente non è quello che speravi di sentire, ma quando si tratta di stabilire le aspettative oggi che sarai felice con il domani, una piccola dose di realtà può fare molto." (google transl. rivisitato)