Pubblicato il 24/02/2018 su facebook: vai al post per ulteriori commenti
Fine Febbraio 2018. E torna il gelo come a Febbraio 1985.
Le borse salgono se le aziende quotate producono utili. Sembra banale? Certo: DOPO sembra banale.
Non serve "interpretare" i grafici o "il sentiment".
Sono gli utili che fanno salire i prezzi delle azioni, che devono adeguarsi al VALORE prodotto.
"Le capitalizzazioni di borsa delle aziende esprimono il valore attuale degli utili futuri".
Ovviamente è in una congiuntura economica positiva che la gente consuma e le aziende producono beni e servizi per soddisfare questi consumi.
Quindi: è sempre ora per essere investiti nella crescita del mondo.
Ma è nelle congiunture negative, nelle recessioni, che il mondo economico ritrova sempre le idee per rigenerarsi e ricrescere: ecco perché se dovessi consigliare un momento per incrementare la normale dose di capitale di rischio (in cui qualsiasi risparmiatore dovrebbe essere comunque costantemente investito per i propri progetti finanziari di lungo periodo) e, paradossalmente, incrementare anche la propria TOLLERANZA ad oscillazioni negative (drawdown), è proprio durante quelle più profonde, di queste congiunture negative, di questi DRAWDOWN, che bisognerebbe investire.
E' controintuitivo, ovviamente. Ricordo perfettamente la fine del mese di febbraio degli anni 2009 e 2003 ed il mio stato d'animo: eppure sarebbe stato, oggi lo sappiamo, il momento migliore di sempre per acquistare azionario globale.
In fondo bisogna combattere con i propri stati d'animo, quindi, e non solo in finanza. C'est la vie...
dal Sole 24 Ore del 23 febbraio 2018.