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INVESTIRE IN BORSA. UNA QUESTIONE DI UTILI

2021-01-26 21:04

Fulvio Marchese

INVESTIRE IN BORSA. UNA QUESTIONE DI UTILI

La borsa americana in questi anni è cresciuta di più di quelle europee. Ovvio: le aziende USA hanno fatto più utili delle aziende europee.

Pubblicato il 29/01/2017 su facebook: vai al post per ulteriori commenti

All'inizio della Professione (ed oggi ancor di più) era imperativo spiegare che investire in borsa sarebbe stato importante per ottenere migliori performance nel lungo periodo. Ed oltre 30 anni fa la concorrenza dei tassi di titoli di stato ed obbligazioni era difficile da battere.

All'epoca costruii il mio portafoglio Clienti con due strumenti, principalmente:

- il piano di accumulo, per il risparmio in formazione;
- lo zero coupon, per il risparmio formato.

Il Pac è ovvio ancora oggi. Con lo ZC proponevo di abbinare la certezza del capitale a scadenza (normalmente a 5/7 anni) investendo la differenza tra capitale versato e capitale a scadenza in fondi azionari. Ci sono stati momenti che con 20 milioni di lire si investivano 10/12 milioni in ZC e 8/10 milioni suddivisi in due o tre fondi azionari. Cosa non proponibile oggi, visto che a 5 anni uno ZC rende poco più del 5% in tutto...

Avevo una trattativa semplice per far capire che in borsa non sarebbe stato possibile perdere soldi nel lungo periodo: le aziende che chiedono soldi al mercato obbligazionario avrebbero dovuto fare nel mercato economico PIU' UTILI delle cedole che avrebbero dovuto pagare agli obbligazionisti....

Bei tempi. Che di base non sono cambiati, lo dico ai giovani, solo i miei anni "contano" di più.

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La borsa americana in questi anni è cresciuta di più di quelle europee. Ovvio: le aziende USA hanno fatto più utili delle aziende europee.

Foto (e articolo completo nei commenti) presi dal Sole 24 ore del 11 gennaio 2016