Pubblicato su Facebook il 01/05/2021: vai al post per ulteriori commenti
Quali sono i "motori" statistici nel lungo termine delle performances dei portafogli di investimento?
E' sufficiente saper rispondere a questa domanda per saperle raccogliere, le performances, nel tempo?
E' più importante la capacità tecnica "gestoria" dell'uomo... o semplici LAZY PORTFOLIOS, classici portafogli buy & hold basati su decorrelazione, ribilanciamenti e ritorni alla media di macro asset class, bastano per avere statisticamente la meglio sulla maggioranza dei gestori professionisti?
Il "time to recover" (il tempo per recuperare il valore dell'apice precedente dopo un drawdown) quanto è importante nella scelta dell'asset allocation strategica?
Nella slide del post sono messi in classifica, secondo 10 criteri dal 1970 ad oggi, 51 anni, 18 "Classic Lazy Portfolios" americani, il Total Stock Market USA ed un "My Portfolio" costruito dal sottoscritto (come investitore USA).
Si riconoscono l'All Season di Ray Dalio, il Permanent di Harry Browne (gli altri sono volutamente oscurati) che sono a metà classifica, secondo questo ranking, rispetto al "mio" che svetta!
Come è possibile soprattutto che il "mio portafoglio" risulti 2° come performance media annua composta al netto dell'inflazione solo al puro mercato azionario americano...?
Purtroppo (o per fortuna) si investe sempre in condizioni di incertezza!
Per chi accetta le oscillazioni di breve il puro azionario è sempre l'investimento più performante nel lungo?
Può, nei portafogli life-strategy, l'incertezza diventare (quasi) CERTEZZA?
Cercheremo di rispondere a queste ed altre domande nel Seminario + Zoom Meeting (non esoso ma non gratuito) sui LAZY PORTFOLIOS - sul perchè e sul come costruirli negli investimenti - (seconda edizione per far partecipare anche chi non ha trovato posto nella prima).