Pubblicato il 01/09/2019 su facebook: vai al post per ulteriori commenti
Buona Domenica a tutti. Di ritorno da un paio di settimane di vacanza e riposo riprendo i post tentando di mettere a frutto buoni propositi di riflessioni agostane...
Benjamin Graham, a proposito degli advisor finanziari e dei consigli che essi possono elargire, scriveva:
“Se la ragione per cui le persone investono è fare soldi, nel cercare consigli chiedono agli altri di dire loro come fare soldi. Questa idea ha qualche elemento di ingenuità. Gli uomini d'affari cercano una consulenza professionale su vari elementi della propria attività, ma non si aspettano che gli venga detto come realizzare un profitto. Questo è un compito che compete a loro stessi. Quando loro, o persone non imprenditoriali, fanno affidamento sugli altri per realizzare profitti sugli investimenti per loro, si aspettano un tipo di risultato per il quale non esiste una vera controparte negli affari ordinari..."
E proseguiva:
“Se assumiamo che dall'investimento di denaro in titoli si possano ottenere risultati di reddito normali o standard, il ruolo del consulente può essere più facilmente stabilito. Utilizzerà la sua formazione ed esperienza superiore per proteggere i suoi clienti dagli errori e per assicurarsi che ottengano i risultati a cui hanno diritto i loro soldi. È quando l'investitore richiede un rendimento superiore alla media dai suoi soldi, o quando il suo consulente si impegna a fare meglio per lui, che si pone la questione se sia stato chiesto o promesso più di quanto sia probabile che venga consegnato. "
Ricomincio da qui, in questo settembre 2019.
Dalla domanda giusta che imporrò ai miei interlocutori (Clienti e/o Colleghi) sugli obiettivi sani e reali del mio lavoro, per poter ottenere risposte corrette dagli investimenti finanziari da qui in avanti.
Gli obiettivi finanziari non vengono raggiunti battendo il mercato o tentando di batterlo indovinandone disperatamente le tendenze. Nel complesso, in portafogli di investimento ben strutturati per affrontarne correttamente i rischi di oscillazione, caratteristica e non difetto, questo è matematicamente impossibile (i perchè matematici non si possa battere con resilienza il mercato con un portafoglio diversificato, decorrelato e ben strutturato, li ho scritti più volte nei miei post). Gli obiettivi per cui si "deve" investire potrebbero essere persi e NON RAGGIUNTI NEL TERMINE CORRETTO nonostante le sovraperformances o le scommesse vinte in determinati periodi quando e se gli obiettivi del cliente non sono completamente compresi, i costi sono troppo alti e, soprattutto, il cliente non è protetto dagli errori (spesso comportamentali e/o cognitivi).
Il mio nuovo proposito settembrino, quindi:
"Utilizzerò la mia formazione ed esperienza superiore in Consulenza Finanziaria per proteggere i miei Clienti dagli errori e per assicurare loro che ottengano i risultati a cui hanno diritto i loro soldi grazie ai mercati finanziari e grazie a modelli statistici robusti che sono oggi ancor più in grado di implementare ed assistere, per obiettivi, rischiosità e scadenze predefiniti in una corretta e coerente trattativa."