Pubblicato il 19/08/2019 su facebook: vai al post per ulteriori commenti
Dopo migliaia di link, di libri, di letture... bisogna andare al nocciolo.
E TRARRE INSEGNAMENTO.
Torno al lavoro questa settimana e sono motivato ad essere ancora più "talebano" con chiunque mi venga a raccontare del nuovo algoritmo, del nuovo fondo, del nuovo trend, del nuovo gestore, del nuovo sistema "sicuro" di investimento, di trend following, di market timing... etc etc... concepito dal marziano di turno.
(Non metto in dubbio la buona fede della maggior parte dei venditori dipendenti di banche o con un mandato qualsiasi, sia chiaro... molto spesso non hanno "solo" studiato abbastanza e/o approfondito le statistiche. Su questi skills hanno vita facile intere classi definite manageriali delle reti di vendita di prodotti finanziari o dirigenti bancari)
Qualsiasi meccanismo gestorio che non discenda da una semplice diversificazione degli asset di mercato opportunamente ribilanciati non può dare protezione, certezze, stabilità e rendimento ad un intero patrimonio.
Il rischio gestorio, qualsiasi rischio gestorio attivo, va relegato ad una percentuale di qualsiasi portafoglio che non può eccedere il 3/5%. Che il Gestore si chiami W.Buffet o B. Crastes. Immaginatevi un F. Marchese qualunque.
L'eventuale rendimento (positivo o negativo) del mercato in un orizzonte temporale coerente non è migliorabile con resilienza e certezza da nessuno.
Questo è un buon insegnamento da trarre dopo migliaia di letture sull'argomento. Forse l'unico sensato in un mondo che spesso pretende di creare "valore" con la lingua.
Insegnamento che si può trarre anche da questo articolo che analizza la vita gestoria di Warren Buffet.
https://awealthofcommonsense.com/.../who-has-the-most.../
Il concetto mi pare ben spiegato anche da questo "coglioncello"