Pubblicato il 08/11/2016 su facebook: vai al post per ulteriori informazioni
La cultura, anche, dell'obiettivo di volatilità massima, della definizione di una scadenza, di una diversificazione che ottimizzi l'aspettativa di rischio (volatilità)/rendimento.
Questa foto è scattata da un sito americano a cui sono abbonato e che fornisce portafogli e comparazioni. I loro rendimenti attesi sono attendibili grazie ad un track record ultra decennale. Ovviamente comparo con i loro portafogli l'efficienza dei portafogli che, senza presunzione, creo in Italy con ETF e Fondi, secondo il nostro Protocollo, con gli amici di Frontiera Efficiente
Notate la progressione del rendimento atteso (a 10 anni) secondo la volatilità che si desidera tollerare: per ottenere un 5% scarso si necessita, secondo il loro algoritmo, di quasi il 13% di volatilità. Per intenderci 13% è circa la volatilità dell'azionario globale degli scorsi 10 anni (peraltro il portafoglio proposto per questi obiettivi prevede solo il 60% di azionario, 35% EAFE Equity e 25% EM Equity, segno che la volatilità è prevista in largo aumento per tutte le asset classes).
Comunque la mia annotazione è che in USA è normale parlare di rendimenti attesi (ovviamente calcolati su indici LORDI a cui bisogna togliere la fee di Consulenza e le tasse): in sostanza con i costi italiani del risparmio gestito il 2% annuo per i prossimi 10 anni sarà un rendimento raggiungibile solo da chi sarà pianificato, efficientato ed ottimizzato perfettamente.
Prendete nota.
Ho scritto un articolo sui rendimenti attesi sull'ultimo numero di Investors' (copertina arancione, pagina 30).