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Fulvio Marchese


​Life-strategy Investment Planning

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Meglio la ricerca della perfezione o la ricerca del bene (finanziario)?

2021-02-06 00:08

Fulvio Marchese

Meglio la ricerca della perfezione o la ricerca del bene (finanziario)?

Occorre prima definire, poi capire e poi asseverare questo... provate!

Pubblicato il 09/12/2020 su facebook: vai al post per ulteriori commenti

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Scrivo a me stesso (poi se qualche - meglio giovane - collega scevro da budget mentale di qualsiasi tipo, desidera seguirmi nei ragionamenti senza conflitti di interessi, interni o esterni, sono anche certo di poter Loro accorciare il percorso di ricerca del "meglio" finanziario, inteso come "giusto obiettivo" del minor danno finanziario/comportamentale life-strategy - da creare a se stessi e al prossimo - e non del miglior rendimento possibile...)

Già in passato ho teorizzato che l'investimento "sartoriale" declamato dalle grandi Banche e Intermediari sia una invenzione originata dal marketing delle stesse che vuol vendere il massimo numero di prodotti al più caro prezzo possibile, contrabbandando la capacità umana (pseudo professionale) di generare un non meglio precisato alpha o una vana ricerca di diminuzione di oscillazioni/volatilità... solo per ipnotizzare l'ignoranza di chi è attanagliato da una asimmetria incolmabile nel settore finanziario.


https://www.facebook.com/.../a.16488795.../2758965377709719/

Un non meglio precisato "sistema" proclama, cioè, che l'investimento debba essere soggettivo, ad ognuno il "suo"... mentre, per esperienza e dati ormai consolidati, le performances dei mercati (che largo circa sono ottenibili dai più e nella stragrande maggioranza degli assessing da me effettuati nella realtà nel medio-lungo) sono OGGETTIVE e non soggettive.

Un portafoglio con 2 semplici indici (MSCI World e Global Aggregate, azionario ed obbligazionario globali) opportunamente pesati per un ipotetico profilo di rischio e quindi ribilanciati periodicamente... producono rendimenti, nel medio-lungo periodo, difficilmente sovra-performabili da varie scommesse o da capacità gestorie attive di market timing o trend following, a parità di quantità di rischio speso.

Occorre prima definire, poi capire e poi asseverare questo... provate!

Personalmente non ho più dubbi: PORTAFOGLI MODELLO. I c.d. CF dovrebbero proporre solo, esclusivamente, portafogli modello di AAS, Asset Allocation Strategica, statisticamente stra-studiati e costruiti da team esperti ed applicati life-strategy a chiunque desideri il proprio bene finanziario. Invece continuo a vedere gente con biglietto da visita patinato, attanagliata dalla sindrome Dunning-Kruger nel proprio campo finanziario-professionale che pretende di saper fare il piccolo chimico con mirabolanti fund selections.

Il resto che rimane son grandi balle di chi vuol vendere costi e commissioni più alte di quanto un sano processo formativo necessiti. Talvolta mi vergogno di chi si permette chiamarla CF, la vendita di prodotto.

https://www.linkedin.com/.../i-princ%C3%ACpi-per.../


Lascio ai guru del marketing gli strali e le critiche. Mi spiace, ormai nulla mi tange,... ragliate pure. 

dall'articolo del WSJ:
"I portafogli modello tolgono parte dell'emozione umana dall'investimento".
"Forniscono il conforto della scienza".
"I modelli sono testati su strada e progettati da esperti"
"Mantengono il consulente sul lato giusto dei regolamenti".


https://www.milanofinanza.it/.../e-boom-dei-portafogli...