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Il Dow Jones durante e dopo "l'influenza spagnola" del 1918.

2021-01-31 08:49

Fulvio Marchese

Il Dow Jones durante e dopo "l'influenza spagnola" del 1918.

-60% circa dall'apice precedente del 1916 e rally impressionante fino al 1929.

Pubblicato il 24/03/2020 su facebook: vai al post per ulteriori commenti

-60% circa dall'apice precedente del 1916 e rally impressionante fino al 1929.

Evidenze, un paio di riflessioni, NESSUNA PREVISIONE...
(aggiunta n.d.r. 30.03.2020: sottolineo "nessuna previsione"! Qualcuno ha ravvisato in questo mio post un voluto parallelismo tra quanto successo 100 anni fa e quanto succederà o potrebbe succedere oggi sui mercati finanziari... (?)... proprio NO! Anzi.)

Oltre 100 anni fa il virus impiegò 2 anni a raggiungere il picco di contagio in ogni parte del mondo. Le stime parlano di 40-50 milioni di morti. Quasi il 3% dei circa 1 miliardo 700 milioni di umani dell'epoca.

E' facile immaginare che nel 2019 nei giorni dei primi contagi al mercato degli animali di Wuhan, qualche contagiato abbia preso un aereo e in 12 ore il virus sia arrivato in ogni parte del mendo.

A Wuhan hanno tolto il lock-down dopo nemmeno 2 mesi. A Taiwan, Singapore, Hong Kong, Giappone e anche in Sud Corea hanno optato per la tracciabilità incisiva di movimenti e contatti di OGNI singolo contagiato per una quarantena selettiva e nessun lock-down.

Ho festeggiato il capodanno cinese il 24 gennaio in Chinatown a Singapore. Tornato via Francoforte in Italia il 27 gennaio nessun controllo. Allora mi ero rallegrato, oggi rifletto sulla sottovaluatione delle autorità europee.

Ogni mese di lock-down al 75% del sistema produttivo pesa per 1/12esimo su 1.800 miliardi di PIL solo in Italia. 100 miliardi di euro di perdita al mese.

Mr. Market, lato azionario ed obbligazionario, fa le sue considerazioni e propone prezzi di azioni e obbligazioni in relazione ai tempi di recovery di salute, sistemi produttivi lato offerta, domanda e valore attuale degli utili aziendali futuri, liquidità dei mercati. E' NORMALE. L'investitore intelligente deve scegliere se accettare i livelli di prezzo offerti da Mr. Market che, come ho già scritto, è emozionale, talora euforico, talora depresso, lunatico e spesso irrazionale (Benjamin Graham).

Dal lato salute pubblica il lock-down è scelta obbligata oggi in tutto il mondo occidentale per le scelte sbagliate di ieri. Inutile recriminare... ma il passaggio alla tracciabilità totale della vita dei contagiati appena possibile sembra auspicabile per l'economia e la sopravvivenza economica dell'occidente.

Ieri abbiamo superato il -33% dell'ACWI a poco più di un mese dall'apice di metà febbraio (-33% è la media dei 24 dd recessivi dal 1928 dell'S&P).

Il pedice si potrebbe posizionare ovunque anche peggiorando le chiusure di ieri. Il recovery period potrebbe essere più lungo e non a "V" rispetto a quello diagnosticato da Goldman Sachs (3.200 di S&P a fine 2020). Ritengo che un eventuale approccio metodico di ribilanciamento del portafoglio ed eventuali acquisti tattici per chi ha disponibilità sia meglio che tentare il "buy the bottom".

Ok.

Detto questo?
Non mi pare che le probabilità di successo dei catastrofisti superino il range che già vedevo anche in tempi normali. Suggerirei di non confondere le evidenze pratiche con malattie psichiche.

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