Pubblicato il 25/09/2019 su facebook: vai al post per ulteriori commenti
Sono sempre stato impressionato da ampiezza e profondità delle analisi e quindi dalle possibilità "valutative" delle asset class azionarie/obbligazionarie, in ogni congiuntura economica, in ogni situazione finanziaria, delle grandi case di gestione che possiedono grandi mezzi e possono pagare gli uomini migliori al mondo per farlo...
Per questo sono ancor più impressionato dal fatto che i grandi Gestori dei fondi comuni non riescano, sul lungo termine, ma raramente anche nel breve/medio, a battere il semplice benchmark 50% MSCI World - 50% Global Aggregate nelle categorie di prodotti in cui viene lasciata loro la possibilità e la flessibilità per farlo.
Solo come esempio (vedi foto nei commenti) su 668 fondi bilanciati flessibili catalogati da Morningstar.it, solo uno, tra quelli che hanno almeno 10 anni di vita, ha battuto questo benchmark bilanciato: peraltro mantenendo la quota di rischio azionario costantemente sopra il 75%.
Insomma: gira e rigira nessuno riesce a capire quando sia meglio comprare o vendere. Neppure le majors del risparmio gestito che, peraltro, "vendono" le loro capacità gestorie facendosele pagare a caro prezzo.