Pubblicato il 03/08/2019 su facebook: vai al post per ulteriori commenti
Due figure molto diverse, secondo me.
Prendo spunto da questo articolo (con cui premetto, non sono d'accordo sulle conclusioni): l'idea mi è venuta dopo il post sul fondo immobiliare Obelisco, il cui "gestore" sarebbe stato meglio mai averlo incontarto, da parte degli investitori.
Un Consulente Finanziario con una sana fund selection raramente avrebbe inserito il fondo Obelisco in un portafoglio pianificato e diversificato. Ma se anche fosse successo il peso di aver scelto un pessimo Gestore sarebbe stato comunque pressochè ininfluente sui risultati complessivi. Una delle competenze di un bravo CF è, infatti, quello della diversificazione del rischio gestorio.
Un altro esempio che propongo sempre, come differenza tra le due figure, è la scelta, per determinate asset class in pianificazione, tra gestore attivo o passivo. Un "gestore" UMANO è per sua natura, ATTIVO (e purtroppo la struttura distributiva italiana lo fa costare molto): ha, anzi dovrebbe sempre avere, delle convinzioni che caratterizzano le sue scelte, logiche di picking che derivano da solide analisi. Potrebbe concentrare anzichè diversificare, potrebbe scostarsi dal benchmak... anzi "dovrebbe" scostarsi dal benchmark!
Il Consulente Finanziario dovrebbe essere, per converso, per la natura del suo lavoro, SENZA CONVINZIONI ATTIVE.
Porto un esempio, e come tale non esaustivo, nei commenti del post tra "il migliore" ed il "peggiore", a 10 anni, gestore tra i 312 fondi comuni censiti da Morningstar della categoria BILANCIATI MODERATI USD (oltre il 5% annuo di differenza tra il primo e l'ultimo). La valutazione, poi, che, tra quelli con almeno 10 anni di performance, "solo 1" abbia battuto il benchmark (fra l'altro di 50 centesimi annui) dovrebbe, secondo me, avere riflessi sulle scelte di pianificazione e relativa costruzione dei portafogli efficienti. Queste statistiche si "scaricano" proprio sull'efficienza dei portafogli nel lungo periodo.
La mia conclusione è che il Gestore segue convinzioni personali per creare performances superiori al mercato che gestisce, il c.d. alpha. Se non crea alpha in modo resiliente dovrebbe uscire dal mercato, è inutile, fors'anche dannoso!
Il Consulente Finanziario, per converso, pianifica obiettivi ed applica metodologie e protocolli che servono per minimizzare qualsiasi rischio al fine di raggiungere questi obiettivi. Per far questo il CF deve gestire anche "rischio gestorio" dei GESTORI. E' una figura, consentitemi, ben più importante del gestore. Il suo "regno" è l'asset allocation "goal based", non le scommesse!
Se un Consulente Finanziario avesse "convinzioni" sul miglior mercato da perseguire, di aumentare o diminuire il rischio azionario (o qualsiasi altro) nelle varie congiunture economiche, si ponga delle serie domande sul suo ruolo a favore del Cliente (potrebbe esserne fuori, dal ruolo)!
https://magazine.euclidea.com/chi-è-il-gestore-chi-è-il-consulente-facciamo-chiarezza-sulle-figure-di-riferimento-per-il-risparmiatore