Pubblicato il 23/04/2019 su facebook: vai al post per ulteriori commenti
Ho cominciato a leggere "Strategie di investimento per il lungo termine" di William J. Bernstein. Interessante: tra racconto e formule matematiche ne vale la pena.
Arcigna questa suddivisione degli investitori in 3 tipi, in ordine crescente di sofisticazione:
• Gruppo 1:
il piccolo investitore medio, che non ha una strategia definita di asset allocation e che possiede un mix caotico di fondi di investimento e/ o singoli titoli, che spesso gli sono stati consigliati da un consulente. Tende a comprare vicino ai massimi di borsa e vendere sui minimi.
• Gruppo 2:
l’investitore più sofisticato, che ha una asset allocation apparentemente ragionevole e che acquisterà quando i prezzi scendono un po’ (“ buying the dips”), ma che, quando i veri problemi agitano i mercati, rimane vittima della differenza tra simulatore di volo e vero incidente, perde i nervi e ne paga il prezzo. Puoi credere di non appartenere a questo gruppo, ma a meno che tu non abbia superato il test dei ribassi di mercato nel 2008-2009, non puoi dirlo. E anche se hai mantenuto la disciplina nel 2008-2009, se i mercati globali attraversassero un altro calo del tipo di quello del 1929-1932 ancora non puoi saperlo per certo.
• Gruppo 3:
coloro che hanno una strategia coerente e sono in grado di applicarla. Tre cose separano questo gruppo dal Gruppo 2: primo, una realistica valutazione della propria autentica tolleranza al rischio in situazioni di pericolo; secondo, un’allocazione sugli asset a rischio abbastanza bassa, oppure un tasso di risparmio sufficientemente alto, per consentir loro di superare finanziariamente ed emotivamente un forte calo dei mercati; terzo, la comprensione della storia dei mercati finanziari, in particolare dello sfacelo causato dalla crisi del 1929-1932. In altre parole, questo gruppo possiede non solo pazienza, denaro liquido e coraggio, ma anche la conoscenza storica per sapere che, in diversi momenti della loro carriera di investitori, tutti e tre questi fattori si renderanno necessari. Da ultimo, hanno l’accortezza di pianificare per queste eventualità. Quest’ultimo punto è forse il più importante. Chiediti sempre: “Sarei davvero in grado di continuare a comprare azioni fino in fondo nel caso di un calo del 90% del mercato?”