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Fulvio Marchese


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Cosa è giusto, cosa è sbagliato.

2021-01-30 15:52

Fulvio Marchese

Cosa è giusto, cosa è sbagliato.

L'articolo della foto è "logico".

Pubblicato il 01/02/2019 su facebook: vai al post per ulteriori commenti

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L'articolo della foto è "logico".

Il cervello della persona che legge questo articolo di Leopoldo Gasbarro prende una scorciatoia automatica (euristica) che fa percepire coerente il ragionamento del giornalista.

Percepire coerente per il nostro cervello significa essere giusto, essere "verità".

Ma, cito Vasco, "...la verità può essere un errore..."

Incollo alcuni pensieri che già avrete letto in altri miei post:

E' il mercato che crea i risultati degli investimenti (che però vuol anche dire che NON li crea nè un gestore, nè un consulente, nè un cliente investitore).

Il mercato non crea le performances magicamente: le crea perchè il mondo economico cresce grazie ad utili e tassi sul debito. Per catturare risultati e performances create dal mercato bisogna, quindi, rimanere investiti in esso per lungo tempo e con strategie (tecniche di asset allocation) poco comprensibili al nostro cervello (in parte ancora "neanderthaliano" o "rettiliano"). Ed ecco che entra in gioco (fortemente) la finanza comportamentale.

Perchè:
"Lungo tempo e strategie poco comprensibili" non vanno d'accordo con "risultati di breve termine e paura delle oscillazioni negative" come sono percepiti dal nostro cervello.

Nell'articolo la "verità" spiegata è basata su conoscenze ex-post. E se anzichè risalire il mercato avesse continuato a scendere? Assolutamente plausibile... e nemmeno l'articolo sarebbe stato scritto.

"L'idea che il futuro sia imprevedibile viene inficiata ogni giorno dalla facilità con cui viene spiegato il passato. Come osserva Nassim Taleb ne "Il Cigno Nero" la nostra tendenza a costruire e credere a narrazioni coerenti del passato ci rende difficile accettare i limiti della nostra capacità di prevedere.
Tutto ha senso col senno di poi... un fatto che i guru della finanza sfruttano ogni sera, quando offrono convincenti resoconti degli eventi della giornata. E noi non riusciamo a reprimere la potente intuizione che ciò che ha senso oggi, a posteriori, ieri fosse prevedibile. L'illusione di capire il passato incoraggia la sicumera con cui riteniamo di poter prevedere il futuro" (da Pensieri lenti e veloci di Daniel Kahneman)

"Avere il controllo è un'illusione. Nessuno sa cosa succederà... né su un'autostrada nè su un aereo"... (dal film Giorni di tuono)

Quindi? Ogni caso è diverso, però una volta pianificata una strategia, tecnica, di asset allocation, con le logiche di ribilanciamento (non solo "condivisa" o "andata, all'inizio, nella direzione giusta")... va definito obbligatoriamente un orizzonte temporale congruo, una profondità di drawdown possibile statisticamente calcolato ed assunto come tolleranza alle oscillazioni... Mark, il consulente, le aveva fatte firmare col sangue a John Anderson, di New York?

Una consulenza finanziaria fatta male. Poi i ragionamenti ex-post diventano persino logici.