Pubblicato il 15/01/2019 su facebook: vai al post per ulteriori commenti
Ha ragione Rubens Ligabue, che saluto, a disegnare, in questo articolo, un primo semplice "perimetro di gioco" con cui CHIUNQUE, Investitori, Consulenti Finanziari, Gestori, Addetti ai lavori, insomma, Tutti... possano affinare la propria consapevolezza per un bilancio degli investimenti dell'anno 2018.
Da questa pagina sottolineo sovente che le performances le crea il mercato: non l'intermediario, raramente il gestore (che deve essere "attivo" e battere i benchmarks per portare questo nome e farsi pagare).
Il consulente finanziario deve aiutare l'investitore a "catturare" i risultati che il mercato crea, purtroppo non in modo lineare anno dopo anno, consulenziandone i comportamenti e nell'articolo vengono sottolineate le valutazioni, i controlli e le verifiche da effettuare, in questo inizio 2019, con il proprio fiduciario.
Ed anche i costi fanno parte di queste analisi, ancor di più in tempi conclamati di Mifid 2. Perchè "gli indici non si possono comprare". Gli algidi numeri della tabella della slide vanno tradotti in prodotti. Ed i prodotti hanno i loro costi. E pure il servizio per assemblare i prodotti in portafogli ed asset allocation strategiche e/o tattiche coerenti ha il suo costo.
Infine sottolineo la SEMPLICITA' degli ingredienti: difficilmente la "complessità" aggiunge performance. Certo ci vuole sapienza per diversificare e de-correlare le asset class nei portafogli: ma ricordo che anche solo con i due semplici (ma completi) indici richiamati da Rubens si possono già confezionare robuste pianificazioni.
https://www.lapressa.it/.../investimenti-2018-annata...?