Pubblicato il 14/12/2018 su facebook: vai al post per ulteriori commenti
Ogni volta che cado preda di una possibile "previsione di mercato" cerco di bacchettarmi le dita. Gli outlook per l'anno nuovo li leggo quindi prevenuto, sotto questo aspetto: so che la parte oscura della forza è sempre in agguato per attirarmi in sovrappesi/sottopesi (di particolari asset class all'interno delle diversificazioni) che mi distraggano dai modelli strategici.
Ho imparato mio malgrado che non si aggiunge valore seguendo la "performance chasing", che la strada maestra è il ribilanciamento ed il ritorno alla media delle grandi asset class... ma tant'è... fa parte dell'indole, evidentemente.
L'AZIONARIO PAESI EMERGENTI è la grande delusione di questa decade. Il dollaro e l'S&P 500 i grandi "vincitori. Tra il 2000 ed il 2009 fu esattamente il contrario, però! L'avevo già sottolineato in questo post https://www.facebook.com/.../a.16488.../2192179901054939/...
Jeroen Blokland di Robeco, in questo articolo, che richiama l'outlook 2019, paventa la fine del trend di apprezzamento del dollaro e la (conseguente?) ripresa dell'azionario Em. Mkt.
E sono subito caduto preda del Confirmation Bias!
https://lospiritodeltempo.wordpress.com/.../i-12-bias.../
...per "espiare" ho scritto questo post.
Ovviamente spero abbia ragione Joeren, ma, giurin giuretto, che non sovrappeserò fuori quota periscopio l'azionario mercati emergenti nei modelli strategici!
https://jeroenbloklandblog.com/.../the-pieces-of-the.../
https://www.robeco.com/.../docu-outlook-2019-turbulence...
