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Ritorna la voglia di trasferire i soldi (e non solo) all'estero?

2021-01-30 05:03

Fulvio Marchese

Ritorna la voglia di trasferire i soldi (e non solo) all'estero?

Condivido l'articolo integrale di Plus 24 pubblicato da Giosuè Longobardi su Linkedin, visto che negli ultimi giorni ho ricevuto più di un messaggio sul tema.

Pubblicato il 29/10/2018 su facebook: vai al post per ulteriori commenti

Condivido l'articolo integrale di Plus 24 pubblicato da Giosuè Longobardi su Linkedin, visto che negli ultimi giorni ho ricevuto più di un messaggio sul tema.

Vivo a Ventimiglia. Francia a 5 Km. Montecarlo a 17. Sin dagli anni '70 ho convissuto, non solo professionalmente, con questa possibilità/opportunità che in modo ricorrente attanaglia l'italiano, ancor più se "frontaliere".

Ora che "girano" articoli che alludono a patrimoniali del 20% l'assalto alla diligenza del trasferimento all'estero di conti bancari e investimenti è tornato di moda.
http://www.finanzaonline.com/.../non-solo-schiaffo-der...

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Come la penso?

Siamo "sudditi" italiani, se residenti in Italia: chi ha molto denaro è anche, di norma, proprietario immobiliare. E' bene ricordare che per qualsiasi imposizione fiscale non pagata il fisco mette a ruolo e si rivale su qualsiasi proprietà del debitore sul territorio italiano, dalla casa alle autovetture. Per poi passare, se non soddisfatto, alla rogatoria internazionale.

Si possono, certo, trasferire i conti in banche estere (a Montecarlo si può persino scegliere il "diritto" in cui detenere i conti: Svizzera, Lussemburgo, Inghilterra, Bahamas etc etc)... si trasferiscono i fondi con bonifico trasparente e si "diventa" detentori di attività all'estero da dichiarare sul quadro RW con relativi obblighi, come riportato nell'articolo.

Ma non si possono più trasferire "in nero" i soldi come una volta. Non siamo più negli anni '70-'90-'00. Esiste la c.d. reciprocità tra l'Italia e praticamente ogni Stato al mondo: il fisco italiano viene avvisato se un residente italiano apre un conto o un dossier titoli in ogni parte del mondo. In automatico! Non serve l'apertura di una verifica fiscale.

Nel caso, comunque, attenzione a costi e capacità gestorie e consulenziali. Non porto esempi, ma ho visto cose che noi mortali... (il dossier titoli, per esempio, paga i c.d. droits de garde in percentuale!). Lo dico perchè l'efficienza e l'efficacia consulenziale in finanza è comunque il mio lavoro e, se mi è permesso, una mia passione : i Risparmiatori vivono costantemente di strane paure... ma come "portare a casa" almeno quanto restituisce il mercato nel lungo termine, pesando gli investimenti per la propria tolleranza alle oscillazioni di breve, sembra solo una mia fissazione.

Esistono ancora paradisi fiscali senza reciprocità? Certo! Ma attenzione alla legislazione del singolo paese: a Dubai, per esempio, in caso di successione le donne non hanno diritto a succedere... etc etc...

Fatte tutte queste premesse, in un caso infausto come quello greco del 2012 in cui i conti di qualsiasi banca residente greca (intervento della troika) furono bloccati e nemmeno al bancomat si poteva prelevare, SI... avere qualche soldo all'estero è una soluzione.

Per completezza di informazione professionale devo sottolineare l'ATTENZIONE alla solidità della Banca (Italiana o estera) scelta per detenere il proprio conto. Purtroppo in regime di "bail in" siamo sottoposti al rischio (seppur teorico, quantomeno in qualsiasi nazione europea) di esser chiamati a sopportare l'eventuale fallimento della nostra banca con i denari riconducibili ai nostri depositi (liquidità e certificati di deposito). La norma del "bail in" non riguarda le somme investite in strumenti finanziari gestiti e/o azioni e obbligazioni.

Meglio ancora, comunque, se attanagliati da paure esistenziali, trasferire totalmente la propria residenza fisica e fiscale, però, a questo punto. E vendere tutto in Italia, immobili ed anche affetti: bisogna cambiare vita, compreso le amicizie! A Tenerife, Madeira o in Algarve si sta benone, mi dicono (oppure Barbados, Anguila?)... salvo poi che lo Stato che ci ha accolto non abbia Lui, problemi... e allora? ripartirebbe la giostra?

Ma che vita essere benestanti.

Se dobbiamo far le cose, facciamole bene, e per la nostra felicità!!