Pubblicato il 20/04/2018 su facebook: vai al post per ulteriori commenti
Mi è sorta questa domanda dopo che, "sulla pelle" del sottoscritto, per i miei risparmi, mi ha dato più fastidio lo storno di febbraio 2018 rispetto a quello di febbraio 2016 (che era stato, peraltro, più profondo). Ma come, proprio a me?
Non è cambiato nulla (così credo, a livello conscio) dei miei obiettivi di vita, della mia asset allocation, della mia consapevolezza, etc etc... rispetto a 2 anni fa. Evidentemente, però, sono cambiato io! O forse subisco un effetto contrario, da Professionista del settore, rispetto alla massa degli Investitori che, si dice, percepiscono meno rischio (di storni) dopo anni di mercato positivo (vedi foto tratta dall'articolo di AdviseOnly dove ho evidenziato gli ultimi 2 decenni di performances)?
Insomma: ci sbattiamo per cercare i meccanismi per costruire portafogli efficienti e poi l'inefficienza vera è "solo" dentro di noi?
L'unico modo che conosco per rispondere ai quesiti che mi pongo è studiare. Ecco alcuni link sui concetti di "tolleranza al rischio" e "tolleranza alle perdite"... che evidentemente sono 2 cose molto diverse.
http://www.ascosim.it/.../Ascosim_20170419...
http://www.ansa.it/.../consulenza-finanziaria-tolleranza...
L'articolo da cui è tratta la foto:
https://www.adviseonly.com/.../abcfinanza-i-rendimenti.../