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Fulvio Marchese


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NON POSTO (E NON FACCIO) PREVISIONI

2021-01-26 19:48

Fulvio Marchese

NON POSTO (E NON FACCIO) PREVISIONI

Il discorso conclusivo di questo video di Carlo Benetti l'ho sentito vicino al mio modo di pensare. Quindi l'ho "captato" e trascritto.

Pubblicato il 20/01/2017 su facebook: vai al post per maggiori informazioni

Case di Gestione, Economisti, Giornalisti. Ad inizio anno ci sommergono di "cosa mettere nei portafogli" per "vincere le scommesse" del nuovo anno etc etc... Il mestiere (ovviamente) è VENDERE e queste cose fanno vendere, evidentemente.

Che le previsioni, in generale, servano poco o nulla per la ricerca dell'efficienza pratica è una mia convinzione e quindi, nel mio piccolo, cerco di non fare grancassa ai modelli previsionali che ritengo facciano, talvolta, proprio DANNI al mio settore. (Per inciso il mio settore è SOLO quello della Consulenza Finanziaria che praticamente nulla ha a che fare, secondo me, con quanto di politico ed economico succederà nel 2017, visto che si pianifica finanziariamente per orizzonti anche ultra decennali).

Ma i portafogli bisogna farli. I Clienti "vogliono sapere"... Il discorso conclusivo di questo video di Carlo Benetti l'ho sentito vicino al mio modo di pensare. Quindi l'ho "captato" e trascritto.

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"Il 2017 ha tutte le caratteristiche per essere un anno pieno di sorprese come è stato il 2016. Approfittiamo del momento positivo, resistendo però alle sirene dell'euforia, dell'appetito per il rischio degli argomenti post-verità, cioè quelli che alimentano le convinzioni personali e trascurano l'oggettività dei fatti.

Come Ulisse, l'investitore deve legarsi all'albero maestro della nave con le corde dell'anti-fragilità.

Tentare di evitare l'incertezza è impossibile...
Giocare con il timing velleitario...
La cosa migliore è PREPARARSI.

Gli investimenti direzionali, le scommesse direzionali sono le più fragili perché più vulnerabili alla mutevolezza degli scenari.

I portafogli anti-fragili, al contrario, ammettono l'impossibilità di qualsiasi previsione sulle decisioni della nuova amministrazione o della Federal Reserve, sono quanto più possibile diversificati fra strumenti molto rischiosi, e potenzialmente molto remunerativi, strumenti a basso rischio, strumenti attivi, sistematici, flessibili.

Siamo in un ambiente di crescita economica, di rendimenti in rialzo e ciò suggerisce una minore esposizione ai titoli di qualità e difensivi a favore dei settori legati al ciclo ed ai titoli value.

Nella parte obbligazionaria meglio evitare l'esposizione al rischio tasso: quindi (sono consigliabili) bassa duration, le valute forti (del debito) mercati emergenti, il segmento MBS."

https://www.youtube.com/watch?v=5UoO_gTPcM8&t=159s