Pubblicato il 08/01/2016 su facebook: vai al post per ulteriori commenti
Ci sono frasi che ti colpiscono, che ti fanno approfondire...
http://www.treccani.it/vocabolario/transeunte/
Certo devi avere nel cervello qualche virus: per esempio la voglia di imparare e la curiosità!
Ho incontrato questo latinismo leggendo la rubrica "I soldi in testa" curata dal prof. Legrenzi e pubblicata sul sito GAM (a cui occorre peraltro iscriversi per averne accesso)
Il tema è appassionante per chi si occupa, come me, di Pianificazione Finanziaria: "La finanza comportamentale, l’emotività e i tempi lunghi/brevi".
In questi primi giorni del 2016 l'andamento molto negativo dei mercati azionari ha "riscoperchiato" questa naturale divergenza tra:
INVESTIRE CON SCADENZE DI LUNGO PERIODO (per ottenere Rendimenti Attesi più alti).
OSCILLAZIONI (VOLATILITA') DI BREVE PERIODO DEI MERCATI (che mettono alla prova le nostre tolleranze ai rischi ed alle potenziali perdite di denaro).
Il Consulente Finanziario deve essere, a mio avviso, il MEDIATORE CULTURALE che aiuti il Risparmiatore a capire e superare questa naturale divergenza portando a compimento la metamorfosi da RISPARMIATORE ANSIOSO ad INVESTITORE CONSAPEVOLE.
L'esempio riportato nella Rubrica è un'ottima base di partenza per argomentare l'evidenza: Investire con orizzonti temporali lunghi, nei Segmenti di Rischio "più rischiosi", fa ottenere RENDIMENTI (attesi ed effettivi) molto maggiori di quanto la razionalità e le emotività transeunte farebbero supporre.
l'indice azionario cinese, imputato, tra gli altri, della volatilità degli ultimi mesi, pur alternando negli anni entusiasmi e crolli, ha restituito, per chi vi è rimasto costantemente investito in 25 anni, una delle migliori performance assolute tra gli indici azionari. Migliore anche dell'indice azionario americano che viene normalmente portato ad esempio di efficienza Rischio/Rendimento nel tempo.
"Tante le paure che albergano nell’uomo, ma non tutte per nuocere."
"La paura serve a segnalare con tempestività il pericolo, e preparare l’organismo ad affrontarlo nel modo più adeguato possibile".